PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 24_06_2015

Odile Decq, Museo Macro di Roma
Odile Decq, Museo Macro di Roma

Quartiere Ipocrisia dove la storia la fa lo smemorato _ Gli edili e il riuso urbano


La rigenerazione urbana non è un’opzione. È un obbligo. Una prospettiva senza alternative di cui sono finalmente convinti anche gli imprenditori edili. O almeno la parte più colta e avanzata di loro. La settimana scorsa si è tenuto a Bari un convegno nazionale promosso dall’Ance (l’associazione degli edili) e dalla Scuola di Ingegneria e Architettura. Il tema era, appunto: la rigenerazione urbana nel mezzogiorno d’Italia, con casi di studio come quello di Taranto (Rione Tamburi e città vecchia) e quello di Napoli (i quartieri orientali) e, a confronto lontano, Toronto e Milano.
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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 10_06_2015

palazzo Picos_2 | Bari (foto A. Muciaccia)

Libertà, nel caos c’è la regola per ricostruire _ Un’opera di Netti in via Crispi

C’è un palazzo, nel quartiere Libertà, che non passa certo inosservato con quel telaio di travi e pilastri dipinte di blu che si stacca con energia dal fondo color sabbia. Il palazzo è in via Crispi 142-143, lì dove c’era prima un basso edificio degli ultimi anni Quaranta, una costruzione di nessun valore stretta fra due alti edifici degli anni Settanta.
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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 11_03_2015

Coraggio moderno nel Murattiano senza qualità _ Il restauro «spontaneo» di Palazzo Miceli

È molto di più di una coincidenza se il Palazzo Miceli in via Roberto da Bari viene restaurato proprio quando quella strada inizia ad essere pedonalizzata. È un segno della metamorfosi che sta subendo il quartiere murattiano, finalmente abbandonando la «retorica del Murattiano» per affrontare una analisi critica dell’edilizia che nel dopoguerra ha cancellato gran parte del borgo fondato da Giuseppe Gimma. Un fenomeno urbanistico di dimensioni gigantesche, che in realtà aveva la sua origine nelle numerose sostituzioni e sopraelevazioni avviate già negli anni Venti e Trenta e oggi – ecco la retorica – paradossalmente assimilate nel comune sentire all’autentico Murattiano: valgano per tutti gli esempi di palazzo Mincuzzi o del complesso che racchiude la chiesa di San Ferdinando. Un fenomeno, quello degli anni Sessanta e Settanta, che è stato caratterizzato da una gran massa di ignobile edilizia speculativa, ma in cui pure sono emerse occasioni di eccellente architettura, per mano di maestri come Vito Sangirardi, Dino Pezzuto, Tonino Cirielli e la coppia Chiaia&Napolitano.

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Esame e mostra dei rilievi _ QUALITA’ ORDINARIE | 02. Le facciate degli edifici moderni

Domani, mercoledì 18 Febbraio 2015, in occasione della fine del corso di Disegno dell’Architettura II + Lab tenuto dal professore Lorenzo Netti nell’ambito del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura (DICAR, Politecnico di Bari) si terrà, presso l’ aula G1 del plesso Celso Ulpiani, a partire dalle ore 10.00 e fino alle 14.00, la mostra dei rilievi realizzati dagli studenti.

La mostra esporrà i rilievi realizzati dagli studenti nell’ambito del corso avente tema Le facciate degli edifici moderni.

Educare al paesaggio. Incontro con le giovani generazioni

Educare al paesaggioMercoledì 15 Ottobre 2014, presso l’Urban Centre in Sala Murat, a Bari, si terrà l’incontro dal titolo Educare al paesaggio. Incontro con le giovani generazioni.

A quasi quindici anni di distanza dalla sua sottoscrizione, molta strada è stata percorsa dalla Convenzione Europea del Paesaggio: in Italia i risultati sono misurabili soprattutto all’interno dell’impianto legislativo, meno sotto il profilo dei risultati pratici.

L’implementazione della nuova generazione dei Piani Paesistici Regionali incontra resistenze in sede locale, non solo per l’impiego di inediti strumenti progettuali, ma soprattutto per le difficoltà, da parte di molti soggetti operanti nei territori, di comprendere e divulgare le potenzialità di sviluppo, anche economico, implicite in essi, a fronte dell’oggettivo incremento di vincoli cui i territori vengono sottoposti. Ma è la convenzione stessa a ritenere determinante che le pubbliche amministrazioni si adoperino in azioni di una ampia sensibilizzazione e partecipazione popolare ai progetti di paesaggio. Senza alcuna educazione, a tutti i livelli, delle collettività locali e di una adeguata formazione dei quadri tecnici nei confronti del paesaggio, sarà molto difficile creare l’ambiente adatto al necessario ed auspicato consenso.

Interverranno Antonio Angelillo, Francesco Baratti, Angela Barbanente, Antonella Carella,  Giuseppe Guarini, Francesco Maiorano, Fabrizio Nardoni, Lorenzo Netti, Massimo Prontera, SMALL Soft Metropolitan Architecture & Landscape Lab