
La pandemia, tra gli innumerevoli risvolti negativi, ha avuto almeno il merito di riaccendere il dibattito intorno ai temi della città e dell’abitare.
continua a leggereLa pandemia, tra gli innumerevoli risvolti negativi, ha avuto almeno il merito di riaccendere il dibattito intorno ai temi della città e dell’abitare.
continua a leggereUn commento al ddl sul consumo di suolo fino a ieri in discussione alla Camera.
Mentre in altri lidi si pongono strette condizioni alle nuove costruzioni e limiti irrevocabili al consumo di suolo (addirittura con l’obiettivo consumo-zero entro un certo anno), in Italia si continua a far finta di occuparsi del problema, perdendo tempo e risorse preziosi.
E dire che, lì dove i governi europei si sono dati delle norme rigide e coraggiose, non si è registrata la stessa crisi del settore edilizio come quella da cui il nostro paese non riesce ad uscire. Continuiamo a parlare di incentivi, di sostenibilità, di rigenerazione urbana senza però prendere decisioni che rompano definitivamente con le cattive pratiche italiane, con le “mani sulla città”, con i poteri collusi con gli interessi dei costruttori. Peccato, perché sarebbe possibile – e come! – una strategia con alla base la tutela e la valorizzazione dei terreni ancora non consumati (nel 2015 la media nazionale di suolo consumato è stata di 1.753.922 ettari, pari a circa l’11% del territorio – fonte ISPRA), il recupero e la rigenerazione del patrimonio edificato esistente, nell’ottica di creare maggiori opportunità lavorative senza causare ulteriore distruzione ambientale e possibili catastrofi naturali (alluvioni,frane, ecc).
L’ultima, brutta notizia è quella che vede protagonista il ddl sul consumo di suolo ieri per l’ultimo giorno in discussione alla Camera, dove è arrivato ancora più debole rispetto alla sua originaria formulazione. Virginia Della Sala, sul Fatto Quotidiano di ieri esamina i passaggi principali (forse non i peggiori) del ddl, in un articolo che alleghiamo.
Questo è il tipico caso in cui non vale il “meglio che niente”: fare una legge non nel migliore dei modi possibili è molto peggio che non fare nulla per poterne discutere ancora.
ROBERTA SIGNORILE
< L’integrazione presuppone l’incontro. L’incontro ha bisogno di spazi. L’architettura crea spazi o conserva spazi, rispettando quelli esistenti. Qualche volta l’architettura li distrugge anche. Che l’integrazione possa riuscire dipende dalla disposizione di una società; ha bisogno di paesaggi urbani e spazi di incontro che la rendano possibile e la sostengano. Il quartiere e la casa sono fatti in modo tale che io possa avere esperienza del mio vicino, che è nuovo nella società? Che io possa incontrarlo/la? Si incrociano le nostre strade e i nostri sguardi? Abbiamo esperienza di noi e del nostro vicino in quanto essere umano? Oppure in quanto gruppo degli “altri” [da tenere] a distanza? Comunità o vicinato – l’architettura crea la possibilità di incontro e in tal modo anche la possibilità di integrazione! >
Venerdì 10 Luglio 2014, in occasione della fine del corso di Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. tenuto dal professore Lorenzo Netti nell’ambito del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura (DICAR, Politecnico di Bari) si terrà, presso l’ aula G1 del plesso Celso Ulpiani, a partire dalle ore 10.00 e fino alle 14.00, la mostra dei progetti realizzati dagli studenti.
La mostra, aperta al pubblico, esporrà i progetti realizzati dagli allievi del corso sotto la guida di 9 giovani tutor (studenti e neolaureati). Il tema del progetto d’anno è Marine di Melendugno. Case per un hotel diffuso lungo le coste della Puglia.
Domani, mercoledì 18 Febbraio 2015, in occasione della fine del corso di Disegno dell’Architettura II + Lab tenuto dal professore Lorenzo Netti nell’ambito del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura (DICAR, Politecnico di Bari) si terrà, presso l’ aula G1 del plesso Celso Ulpiani, a partire dalle ore 10.00 e fino alle 14.00, la mostra dei rilievi realizzati dagli studenti.
La mostra esporrà i rilievi realizzati dagli studenti nell’ambito del corso avente tema Le facciate degli edifici moderni.