
La pandemia, tra gli innumerevoli risvolti negativi, ha avuto almeno il merito di riaccendere il dibattito intorno ai temi della città e dell’abitare.
continua a leggereLa pandemia, tra gli innumerevoli risvolti negativi, ha avuto almeno il merito di riaccendere il dibattito intorno ai temi della città e dell’abitare.
continua a leggereDomani, 08 luglio 2018, a partire dalle ore 19.00, presso Antilia Gallery (la galleria itinerante momentaneamente con sede nel centro storico di Gioia del Colle (BA) in via Filippo Pugliese 4) sarà inaugurata la mostra collettiva di fotografia PubliCITY – La città parlante.
La mostra, con contributi di CarlAlberto Amadori, Clemens Ascher, Patrick Clelland, Francesco Cucchiara, Antonio Maria Fantetti, Fondushka, Thomas Jordan, malapartecafé, Luca Marianaccio, Mario Münster, Derek Shapton, Sinziana Velicescu, Gianni Zanni sarà aperta fino al 18 agosto.
PubliCITY indaga lo spazio urbano come supporto fisico di materiale informativo e commerciale. Ovvero come le insegne, i manifesti, la pubblicità di persone o cose alterano il paesaggio di una città parlante.
Il rumore visivo come orizzonte inevitabile.
Il calore dei LED come placenta rassicurante.
Diecimila alberi, una foglia di fico sulla miseria _ Solo la foresta salva la città
Diecimila alberi e dieci parchi: l’obiettivo fissato per Bari dal sindaco Decaro può sembrare ambizioso e invece è l’ammissione di una sconfitta perché, per entrare nel consesso delle comunità progredite, Bari dovrebbe dotarsi – immediatamente – di almeno 30mila alberi. Certo, si sopporta una pesante eredità: indimenticabile il consigliere comunale Scaramuzzi che a Palazzo di Città, la sera del 16 dicembre 1949, pronunciò queste parole: «Gli alberi di corso Cavour servono solo a nascondere le belle insegne dei negozi e a favorire una moltiplicazione di insetti, e quelli di via Putignani vengono lasciati crescere soltanto perché la sostituzione di alcuni di essi ormai rinsecchiti costa più dell’estirpamento di tutti gli altri e del relativo ripristino del marciapiede».
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Prove tecniche della paura nella città blindata _ G7, sicurezza e spazio pubblico
«Cosa ci resterà di tutto questo?», si chiedevano i barivecchiani la settimana scorsa sforzandosi di di sopravvivere all’assedio dei ministri riuniti per il vertice del G7 Finanza nel Castello normanno-svevo. E pensando che presto sarebbe finita e la vita sarebbe tornata ai suoi tempi normali. Anche se il sindaco Decaro – siccome è andato tutto liscio sul fronte della sicurezza- già promette nuovi «eventi», come si dice dalla parti del marketing territoriale, e nonostante l’«evento-G7» sia scivolato via pressoché inosservato sulla grane stampa internazionale.
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Mare di Levante prigioniero del passato ostile _ Parco urbano o lottizzazioni?
Sempre alla ribalta il futuro della costa di Levante. Progetti, studi e convegni si rincorrono e tutti insieme tentano il sorpasso, per arrivare al traguardo prima del nuovo piano urbanistico generale. Per mettere l’Amministrazione comunale e i suoi tecnici di fronte al fatto compiuto, secondo una strategia che fu già messa in atto con successo ai tempi del piano Quaroni.
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