Chiesa di San Ferdinando, Bari – progetto di Saverio Dioguardi
San Ferdinando una tedesca senza gradini _ Dioguardi e il «giallo» del progetto
E adesso vogliamo anche i leoni e i capitelli e le vittorie alate! Non ci basta quella scalinata da sfilata di moda! Li vogliamo perché li aveva concepiti proprio lui, l’architetto Saverio Dioguardi: abbiamo le prove!
Ingresso orientale della Fiera nel 1935 (archivio Lopopolo)
Una porta di luce per la Fiera del cambiamento _ I progetti di Marino Lopopolo
La quinta edizione è quella della svolta, per la Fiera del Levante: i padiglioni intorno alla piazza quadrata, oltre l’ingresso neomedievale disegnato dall’architetto romano Cesare Augusto Corradini, le vanno troppo stretti. Non solo per le dimensioni degli spazi espositivi ma anche e forse soprattutto per motivi – diremmo oggi – di comunicazione. I padiglioni generalisti non consentono una rappresentazione forte dell’immagine della singola azienda, confusa come è tra le altre, e per di più costringono ad un linguaggio visivo uniforme, secondo la logica dello stand, del box seriale. continua a leggere
Lido Nettuno progetto finale (Lopopolo e Dioguardi)
Lido Nettuno, un bombardiere a S. Francesco _ Il progetto irrealizzato di Marino Lopopolo
Un aereo adagiato sul pelo dell’acqua: è lo stabilimento balenare «Nettuno», sulla spiaggia di San Francesco all’Arena, a pochi metri dalla Fiera del Levante che ha aperto i suoi cancelli per la prima volta solo quattro anni prima. Il grande lido-aeroplano proposto dal concessionario, l’imprenditore Ficarra, non è mai riuscito a staccare le ali da terra, anzi dalla carta, cioè dai disegni dell’architetto. Al giorno d’oggi meno che mai sarebbe possibile realizzare un edificio del genere, sebbene a qualcuno piacerebbe assai, nonostante le linee-guida del piano delle coste e le regole urbanistiche.
Tra pietre fasciste e razionalismo vinse la retorica _ Anni Trenta: demolire o salvare?
Il Palazzo delle Poste in piazza Cesare Battisti, costruito negli anni Trenta, va demolito? E l’ingresso monumentale della Fiera del Levante? E l’Albergo delle Nazioni? Da radere al suolo perché simboli del regime fascista oppure da tutelare in quanto beni culturali, parte de patrimonio artistico della città e della nazione?
La voglia matta dei grattacieli in riva al mare _ I progetti rimasti nel cassetto
Grattacielo: una voglia repressa per i baresi che si sono dovuti accontentare di immaginarlo per anni in quel palazzo appena più alto della media, ad angolo tra il corso Vittorio Emanuele e il corso Cavour, che i cittadini più maturi ricordano appunto come il «grattacielo della Motta». Sulla sommità si accedeva una insegna al neon della compagnia di bandiera dei panettoni. Quella pubblicità gigantesca rimandava al caffè e al ristorante che occupavano per interi il piano terra e il primo piano piano, pavimentati con piastrelle azzurre realizzate a Bari, dalla Ceramica Levante, in un forno elettrico di via De Nicolò: di un colore talmente bello che ne vollero uguali per gli storici locali della Motta in Galleria, a Milano. continua a leggere