PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 01_07_2015

Il cantiere della sede del genio civile

La soprintendenza sotto inchiesta? Un bene e un male _ Il Castello e il Genio civile.


Non è una bella notizia che la Soprintendenza ai beni architettonici e del paesaggio di Bari sia sotto inchiesta. Ma, al tempo stesso, è una notizia confortante. Cerchiamo di spiegare quel che appare un paradosso. La notizia, pubblicata ieri dalla «Gazzetta», è che il giudice per le indagini preliminari ha concesso alla Procura una proroga delle indagini sull’ipotesi – al momento – di concorso in abuso di ufficio. Indagati – si apprende dal provvedimento del giudice – sono tre architetti: l’ex direttore regionale per la Puglia dei Beni culturali, Ruggero Martines, l’ex soprintendente Nunzio Tomaiuoli e la funzionaria Emilia Pellegrino.
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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 17_09_2014

Il coraggio del burocrate _ Beni culturali tra funzionari e cittadini

La decisione dei giudici del Tar di fermare le betoniere in attesa di stabilire se il cantiere del Provveditorato alla opere pubbliche di fronte al Castello normanno-svevo sia oppure no «abusivo» è un punto di svolta. Sia nel braccio di ferro che oppone associazioni culturali e comitati popolari a istituzioni e uffici dello Stato, sia nella guerra di nervi tra il Comune di Bari e il Provveditorato e l’amministrazione locale dei Beni culturali.

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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 06_03_2013

Foto aerea della Lama Picone
Foto aerea della Lama Picone

Colpo di grazia di Palazzo Spada ai “crediti edilizi” _ Piano regolatore, è allarme rosso 

«I crediti edilizi non esistono!». Come disse il mugnaio di Sans Souci: c’è un giudice a Berlino. E il nostro giudice oggi è il Consiglio di Stato che finalmente dice una parola chiara sulla pretesa di una «vocazione edificatoria» dei suoli, cioè  della possibilità di costruire da qualche parte in città come una promessa indissolubile, solo perché previsto in un vecchio piano regolatore.

Una bella grana per il Comune di Bari: qualcuno già si compiaceva del fatto che nella squadra raccolta intorno all’urbanista Bruno Gabrielli, incaricato di formare il nuovo piano urbanistico della città (il Pug) fosse entrato a pieno titolo Stefano Stanghellini, uno dei più convinti sostenitori di quella alchimia urbanistica che va sotto il nome di «credito edilizio», sia pure talvolta mascherato da «perequazione». continua a leggere

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