
C’è qualcosa, riguardo il paesaggio, di cui ancora non si parla. O meglio, se ne parla in maniera teorica. E come sappiamo la traduzione della teoria nella pratica non è tra le più fluide in paesi come l’Italia. Il popolo: è di questo (sconosciuto) che non si parla. Certo, studiosi e professori hanno in passato e soprattutto di recente messo in relazione i cittadini e il patrimonio paesaggistico, ma ancora è blanda l’analisi e indulgente il giudizio su questo rapporto. Un rapporto, tra l’altro, che è legittimato dalla Costituzione, nell’articolo 9 che dice “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”; per conseguenza logica, la Costituzione è strumento primario democratico (dal greco “demos”, cioè del popolo), quindi se essa tutela il paesaggio, per proprietà transitiva il popolo tutela il paesaggio. continua a leggere