Le nostre città.

locandinaGiovedì 24 novembre 2016,  a Monopoli, presso la Biblioteca dei ragazzi, si terrà un incontro dal titolo Le nostre città. Conversazione sulle città e sui luoghi in cui viviamo.

Intereverranno Vezio De Lucia (urbanista e saggista) e Francesco Erbani (saggista, giornalista del quotidiano “la Repubblica”). Modera l’architetto-urbanista Enrico Grifoni. Introduce Domenico Di Leo (Forum Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori)

Le città e i territori sono oggetto di continue trasformazioni: dettate o condizionate da necessità, da scelte e interessi di vario ordine, generali e particolari, leciti o illeciti. L’urbanistica è la disciplina che ha – o avrebbe – il compito di prevedere, pianificare correttamente e governare queste trasformazioni, preservando le qualità di città e territori, nell’interesse primario di tutti i cittadini e della qualità della loro vita. Eppure in tante città piccole e grandi, lungo tutta la penisola, abbiamo assistito e continuiamo ad assistere a uno sviluppo insensato, al trionfo della speculazione abusiva o legalizzata, alla proliferazione di brutte espansioni edilizie e di periferie invivibili, all’espulsione dal centro dei cittadini meno agiati (la cosiddetta “gentrification”), a una cattiva qualità dell’architettura, a un traffico urbano e periurbano ingestibile: tutti fenomeni che negano, offendono, affliggono, minacciano la bellezza di ogni luogo della bella Italia, delle nostre città e, purtroppo, trovano una drammatica rappresentazione a Roma, nella capitale. Proprio a Roma sembrano concentrarsi emblematicamente, insieme a un meraviglioso patrimonio storico-artistico e paesaggistico, alcune delle malattie che in troppi casi stanno sfigurando il volto del nostro Paese. E proprio a Roma, Vezio De Lucia e Francesco Erbani hanno dedicato il recentissimo libro “Roma Disfatta” (Castelvecchi), un duro, documentatissimo, amaro racconto del degrado del territorio, che è degrado sociale, culturale, civile, politico. In precedenza Erbani aveva già dedicato a Roma un altro importante volume, uscito per Laterza (Roma, il tramonto della città pubblica, 2013). Roma è ammalata. Ma probabilmente lo è l’intero Paese, con il suo territorio, ferito dall’uomo e da eventi, come anche i devastanti terremoti e il dissesto idrogeologico, nei quali la responsabilità degli uomini e delle loro scelte, economiche e politiche, ha una parte significativa. Parleremo di Roma e di Italia, di Puglia, di Taranto, Bari, Monopoli o Modugno: dei luoghi in cui viviamo. Per comprendere le cause e le radici dei mali che li affliggono e quali sono i possibili anticorpi. Per capire quali sono le partite che oggi si giocano su città e territori, cosa dobbiamo difendere, cosa possiamo fare ancora. Prenderemo spunto dai libri citati, ma anche dagli altri preziosi volumi scritti dai due autori: “Nella città dolente” (Castelvecchi, 2013), “Le mia città. Mezzo secolo di urbanistica in Italia” (Diabasis, 2010) di De Lucia, “L’Italia maltrattata” (Laterza, 2003), “Il disastro. L’Aquila dopo il terremoto: le scelte e le colpe (Laterza, 2010), “Pompei, Italia” (Feltrinelli, 2015) di Erbani. Sono scritti che punteggiano una riflessione svolta negli anni da Erbani e De Lucia con una passione civile e culturale pari solo alla competenza: è una riflessione su temi che ci stanno a cuore e che riguardano da vicino le vite di tutti.

PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 24_02_2016

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A-014Il superospedale moltiplica strade e divora il suolo _ Monopoli, protesta di Fai e Italia Nostra

Il nuovo ospedale da costruire a Lamalunga, contrada di Monopoli, non va giù a due delle più importanti associazioni impegnate nella difesa del paesaggio. L’archeologa Raffaella Cassano e l’urbanista Dino Borri hanno firmato rispettivamente per Italia Nostra e per il Fai una lettera aperta al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per chiedere che sia ripensata la scelta del luogo.

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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 18_03_2015

area ospedale monopoliOspedale modello fra gli ulivi e i crediti edilizi _ L’idea di Renzo Piano a Monopoli

È scaduto solo da poche ore il termine di partecipazione alla gara di progettazione del nuovo Ospedale del Sud Est, che sorgerà sul confine tra Monopoli e Fasano.
Alla gara – bandita dalla Asl Bari – hanno potuto partecipare ingegneri e architetti, con i loro studi e consulenti, ma non è quel che si dice esattamente un concorso di architettura. Perché con la gara si selezionano offerte di «servizi di progettazione», secondo la filosofia dei lavori pubblici dominante in Italia. D’altra parte, ad evitare sorprese e stravaganti invenzioni, ormai vige in Italia il «modello dell’ospedale modello», con il decalogo dettato da Renzo Piano sotto la sorveglianza dell’oncologo Umberto Veronesi, quando era ministro della Salute.
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Il territorio bene comune degli italiani. Due giornate con Paolo Maddalena

Locandina dell'evento
Locandina dell’evento

Lunedì 1 settembre 2014 martedì 2 settembre 2014,  a Monopoli, Il territorio bene comune degli italiani. Due giornate con Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale.

Il programma delle due giornate prevede lunedì 1 settembre, alle ore 18.30, presso la Biblioteca dei ragazzi, il seminario/dibattito dal titolo Uscire dalla crisi con la Costituzione_Beni della natura, beni storici e culturali, beni dell’ingegno umano: in quali modi ci appartengono. Economia, stato sociale e diritti nel rispetto della nostra Costituzione.

Martedì 2 settembre alle 19.30, invece, all’interno del Conservatorio “Nino Rota” la presentazione del libro scritto dallo stesso Maddalena, Il territorio bene comune degli italiani.

PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 16_10_2013

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La piastra meccanica in acciaio che apre il percorso ipogeo

Promesse di pace sull’ingresso del rifugio di guerra _ La Costituzione «sotto i piedi»

Le parole della Costituzione messe sotto i piedi. Non per dileggio, ma perché davvero chi si troverà a passeggiare a Monopoli «inciamperà» in un articolo della carta fondamentale della Repubblica Italiana. E sarà indotto a leggere quella frase, a pensarci su. Insomma, tutt’altro che… calpestarla. continua a leggere

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