Bari, veduta scenografica di Vincenzo Lapegna (1770)
Meno comunità e più luoghi comuni a Bari vecchia _ Borgo, Piano Urban e lungomare
Diciamolo: ci riesce meglio tutelare i luoghi comuni che non i luoghi della comunità. Il trasloco delle provvisorie fioriere antiterrorismo all’ingresso di piazza del Ferrarese e la pressoché concomitante scoperta dei danni arrecati, nella stessa piazza, ai resti archeologici della «Porta di mare» hanno riacceso l’intermittente interesse per la città vecchia, prigioniera di luoghi comuni duri a morire: il borgo, il lungomare fascista e il Piano Urban. Approssimazioni, equivoci, inganni.
una immagine del progetto vincitore di Gian Luigi Sylos Labini
Il lungomare nell’epoca dell’accumulo _ Delusi per l’assenza di Boeri
L’assenza si è notata. Scelto anche (ma non soltanto, è chiaro…) per dare lustro e un pizzico di glamour al concorso internazionale di idee per il lungomare di Bari vecchia, Stefano Boeri – «quello che raddrizza i boschi», come dicono a Milano – ha dato buca. Non c’era, lunedì scorso alla seduta pubblica della giuria che ha presieduto. Sicché la proclamazione del vincitore è toccata farla all’architetto Loredana Ficarelli, prorettore del Politecnico di Bari.
Bari vecchia: la Muraglia prima della costruzione del lungomare
Sul lungomare Bari vecchia sfida l’«Anticittà» _ Stefano Boeri e il concorso
Nominato (era ora!) il presidente, oggi si insedia la giuria del concorso per il lungomare di Bari vecchia che ci ostiniamo a non voler indicare con il termine waterfront (che significa altro). Il presidente è l’architetto milanese Stefano Boeri e la sua nomina si era riservata l’amministrazione comunale, dopo aver ottenuto le «rose» di proposte da cui ha pescato i nomi di Antonio Colaianni (Ordine degli ingegneri), Marina de Marco (Ordine degli architetti), Loredana Ficarelli (Università e Politecnico) e Giuseppe Teseo (Soprintendenza).
Lungomare, il progetto di Inarch e Ance sul sito web del comune di Bari
Grossi ingegneri a Bari vecchia contro giovani architetti _ Lungomare, prorogato il concorso
Prorogati fino al 30 marzo i termini per partecipare al concorso per il lungomare orientale di Bari vecchia. Eravamo certi che l’amministrazione comunale avrebbe dissipato facilmente il sospetto che il bando di gara fosse stato confezionato su misura per qualche concorrente già informato. E infatti subito dopo la pubblicazione, mercoledì scorso, della rubrica Piazza Grande che registrava proteste e malumori, sono stati aggiunti altri giorni utili per «allargare la partecipazione», ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso ed ha ripetuto il sindaco Decaro alla affollata platea dell’Urban center, dove venerdì scorso si teneva un seminario a conclusione della nostra «Sea and the City». In quella occasione si è scoperto che il bando del concorso «è stato scritto dagli Ordini professionali degli ingegneri e degli architetti»: così ha affermato Decaro, ricordando lo scambio di lettere cui si fa riferimento anche nella delibera di giunta n. 930 del 28 dicembre scorso (che è sempre invisibile sull’albo pretorio del Comune). Uno scaricabarile delle responsabilità, sotto la maschera della condivisione e della partecipazione. continua a leggere
Teatro Margherita, nuovo arsenico e vecchi merletti _ Nasce il «Polo contemporaneo»
«Non è meglio abbatterlo?». Ogni volta che si torna a parlare del teatro Margherita e del suo restauro c’è qualcuno che lancia la proposta della demolizione, magari con l’aria di aver avuto un’idea originale. In effetti il teatro galleggiate avrebbe dovuto scomparire già diverse volte, almeno fino a quando non è stato vincolato dallo Stato come bene culturale, esattamente il 9 gennaio 1981, data del decreto ministeriale. Una decisione che fece andare su tutte le furie Ludovico Quaroni, maturata proprio mentre l’architetto romano lavorava al piano regolatore di Bari.