La “bellezza inutile” delle città

Il Fatto QuotidianoÈ passato poco più di un mese dal nostro ultimo articolo “A che serve Cesare Brandi?” con il quale, tra l’altro, partendo dalla situazione particolare della città di Martina Franca, riflettevamo sul fenomeno sempre più frequente della turistificazione della città. Città non più pensate per essere casa delle comunità che le abitano ma strutture ricettive di quel turismo osannato come panacea di ogni male della nostra epoca turbocapitalista.

Oggi, 5 novembre 2018, sulle pagine de Il Fatto Quotidiano, il professor Tomaso Montanari torna sul tema in maniera condivisibile.

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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 08_06_2016

Ex ManifatturaNella manifattura il gran segreto dei cinque giurati _ In gara 42 idee d’architettura

Ci sono 42 idee, anzi «concept» come dicono quelli che si vogliono dare un tono in queste cose, in gara per la ex manifattura dei tabacchi, che dovrà ospitare uffici e laboratori del Consiglio nazionale delle ricerche. Al bando pubblicato da Invimit Sgr avevano risposto numerosi gruppi di progettisti. Ne erano stati ammessi a partecipare in 53, ma evidentemente una decina ha rinunciato subito. Forse convinti a desistere dalle voci di alleanze potenti, di interessamento di nomi noti, notissimi, anzi archistar. Alcuni coinvolti, come si usa in questi casi, solo per fare curriculum. Altri con qualche speranza in tasca avendo già partecipato ad altri recenti concorsi gestiti da Invimit per la trasformazione di vecchie caserme e opifici, patrimonio pubblico dismesso, beni del demanio posti sul mercato immobiliare.

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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 28_10_2015

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palazzo Andidero | foto di Linda Signorile

Segnali per i turisti a Bari vecchia: tutto dà di antico _ Una gara per “sponsor tecnici”  

Bari vecchia, ultimo atto. Ora ci provano con la segnaletica turistica e quella che a prima vista sembra una lodevole iniziativa, sotto sotto nasconde la sua vera mira: portare a compimento la «gentrification» del centro storico, iniziata tanti anni fa con il piano Urban. Noi non faremo  la figuraccia di Elisabetta Canalis al cospetto di Roberto De Niro al festival di Sanremo del 2011 e perciò che cosa sia la «gentrification» ce lo facciamo spiegare in due parole da Sharon Zukin, sociologa urbana newyorkese: «Si tratta di una violenta rivoluzione supportata, e talvolta persino condotta, dallo Stato che allontana le  persone dalle proprie case, obbliga i commercianti a  chiudere i propri negozi e “ripulisce” il centro a favore di marchi culturali, globali ed egemonici».

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