Il Castello difeso dagli indifferenti e dal marketing _ La battaglia di Perotti, un secolo fa
«Che ne faremo? Potremmo anche non farne nulla: tenercelo così per mostrarlo ai forestieri, che ora, in mancanza d’altro, son costretti ad ammirare il Politeama e il Circolo Unione». Sempre saporito, Armando Perotti che con la sua penna affilata dà il via ad una battaglia di opinione per restaurare il castello normanno-svevo e sottrarlo alle decisioni di una burocrazia statale indifferente ai bisogni e ai diritti della città. Una battaglia che ha singolari analogie con il movimento di società civile che oggi si oppone alla costruzione del palazzo di uffici davanti a Santa Chiara e che, in virtù di un vincolo statale ignorato finora, ha ottenuto proprio ieri la richiesta del Comune di Bari al Provveditorato alle Opere pubbliche per la sospensione immediata dei lavori.