Lo sapevamo da sempre ma la sentenza del Consiglio di Stato, sez. IV, n. 6656 del 21 dicembre 2012, lo aveva messo nero su bianco: non esistono diritti edificatori di suoli non ancora edificati.
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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 11_01_2017
La fine della città è credere nella città infinita _ Benevolo: a dieta i piani urbanistici
Bari era una città cara a Leonardo Benevolo, l’architetto e urbanista scomparso il giorno dell’Epifania, all’età di 93 anni. Non che siano rimaste tracce del suo lavoro, qui, ma barese era la casa editrice che nel 1960 diede alle stampe la sua «Storia dell’architettura moderna». Fu Carlo Chiarini a consigliare Vito Laterza di pubblicare quello che sarebbe diventato un testo fondamentale per la cultura tecnica del Novecento. Un libro osteggiato dalle baronie accademiche, come il suo autore: in quello stesso anno Benevolo fu bocciato al concorso per professore ordinario. Vinse solo al quarto tentativo e prese la cattedra a Palermo ma nel ‘76 andò via dall’università, sbattendo la porta. Lui che si era laureato a Roma e che a 33 anni già insegnava nello stesso ateneo.
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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 06_04_2016
I «crediti edilizi» decollano e (forse) atterrano _ Nasce il piano di Stanghellini
L’uomo giusto, al posto giusto, al momento giusto. È l’architetto Stefano Stanghellini il nuovo coordinatore dei progettisti del Piano urbanistico generale di Bari, indicato dagli stessi componenti del gruppo a sostituire l’architetto Bruno Gabrielli, scomparso il 4 ottobre dell’anno scorso. Stanghellini è stato dunque promosso sul campo da consulente a capogruppo: una scelta largamente prevista, considerando il suo curriculum e la collaborazione già avviata con Gabrielli, a Bari, per affrontare il rebus dei 15 milioni di metricubi di cemento – residuo del Piano regolatore di Quaroni – che bisognerebbe ma non si vorrebbe tagliare.
PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 03_02_2016
«Ora vi dico chi ha fatto di Bari una città ignobile» _ Il Piano regolatore, ieri e oggi
«Chi parla del piano regolatore? Gli ingegneri, gli architetti: cioè i tecnici che hanno interessi di tipo professionale; i proprietari di terreni e di case e le imprese interessate alle costruzioni; ognuno di loro da una angolazione diversa, per alcuni positiva, per altri negativa. Però non abbiamo la reale voce di tutti i cittadini». Queste parole, che reclamano una urbanistica partecipata, e dunque risuonano attualissime, sono state pronunciate oltre quarant’anni fa.
PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 06_01_2016
Piano regolatore, la partita è ancora aperta _ Chi verrà dopo Bruno Gabrielli?
Un anno passa in fretta, quindi è meglio preoccuparsi subito delle cose lasciate in sospeso dall’anno appena trascorso. Per esempio, la questione del Pug, cioè il nuovo Piano urbanistico di Bari.
Nonostante qualcuno sia convinto che con la consegna, lo scorso febbraio, delle bozze del Pug il lavoro dei tecnici sia concluso ed ora la palla sia nelle mani dei politici che devono approvarle, le cose non stanno affatto così. Le bozze sono, appunto, bozze e rappresentano una visione «tecnica» che per quanto orientata e condizionata dal Dpp (il Documento programmatico preliminare approvato nel 2011) necessita di una piena condivisione da parte della amministrazione comunale.