PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 22_07_2015

costa tra Mola di Bari e Polignano

Indietro tutta, costruiremo in riva al mare _ Paesaggio, cambio di rotta


Non abbiamo dovuto attendere molto per avere i primi segnali del cambio di rotta nella politica del territorio pugliese. L’occasione l’ha offerta il convegno organizzato dai giovani imprenditori edili (Ance), al quale ha partecipato la settimana scorsa l’architetto Annamaria Curcuruto, ex dirigente della Ripartizione urbanistica del Comune di Bari, di freschissima nomina ad assessore regionale all’Assetto del territorio.

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Esame e mostra dei progetti _ DOMESTIC LANDSCAPE | 02.

Venerdì 10 Luglio 2014, in occasione della fine del corso di Architettura e Composizione Architettonica I + Lab. tenuto dal professore Lorenzo Netti nell’ambito del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura (DICAR, Politecnico di Bari) si terrà, presso l’ aula G1 del plesso Celso Ulpiani, a partire dalle ore 10.00 e fino alle 14.00, la mostra dei progetti realizzati dagli studenti.

La mostra, aperta al pubblico, esporrà i progetti realizzati dagli allievi del corso sotto la guida di 9 giovani tutor (studenti e neolaureati). Il tema del progetto d’anno è Marine di Melendugno. Case per un hotel diffuso lungo le coste della Puglia.

BEYOND _ La città e il mare

dalla Barceloneta _ Barcellona (foto Roberta Signorile)

Ultimamente si parla molto di waterfront, costa, tutela del paesaggio, progetti stile “Punta Perotti” …

Controverse sono le opinioni in merito a come sia meglio approcciarsi (da progettisti) nei confronti del mare e della città, a cosa privilegiare e a come rispettare la normativa vigente.

In un paese dove la corruzione e l’avidità hanno portato largamente ad abusi edilizi e alla violenza sul paesaggio, soprattutto quello delle coste, è ancora possibile progettare e riqualificare avendo l’enorme privilegio del mare come scenografia?

La foto qui sopra è del 2010, quella che si vede è la spiaggia più famosa di Barcellona, il tratto de La Barceloneta: ogni giorno accoglie turisti, cittadini – di tutti gli strati sociali – persone di ogni età; la si raggiunge a piedi – con una bellissima passeggiata su un marciapiede largo più di 6 metri, dotato di sedute e ombra – ma anche con la metropolitana, che ha in corrispondenza di questo luogo, una fermata dedicata e frequentatissima. Circondata da servizi, cinema, musei e locali, la Barceloneta con il suo “layout” assimila perfettamente anche edifici come un ospedale, che in questo scenario è capace di offrire ai malati un luogo gradevole.

E guardando verso Nord si scorgono, eleganti e ammiccanti, le architetture contemporane nate dalla matita di progettisti come Brullet e De Pineda, RGA, Miralles e Tagliabue, Bofill, Gehry. A colpo d’occhio questo pezzo di città, uno tra i più conosciuti, non produce nessun tipo di critica in negativo. Seduti su una panchina, o stesi sulla sabbia, o percorrendo il lungomare si viene attirati da tutte le impressioni visive gratificanti che La Barceloneta suscita e che renderanno difficile il distacco da Barcellona.

E qui in Italia? Difficile fare il paragone con città che con difficoltà, e ancora in maniera discontinua, cercano di sentire il mare come una parte dell’identità urbana e che nemmeno con gli strumenti urbanistici lo rispettano adeguatamente.

E voi? Che ne pensate?

ROBERTA SIGNORILE

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