PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 05_07_2017

L’occupazione. Aprile 2014: nella ex Caserma Rossani, con il paesaggista francese Gilles Clement (al centro) [foto Christian Rotola]
Nella Rossani a lezione di beni comuni _ Le tracce di Stefano Rodotà

L’Esercito ha ceduto al Comune un suolo che si era conservato nella ex Caserma Rossani, insieme a una dozzina di appartamenti. Serve ad aprire un accesso diretto da via Giulio Petroni al futuro parco urbano. L’accordo è stato annunciato con soddisfazione dall’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso: «Si tratta di un obiettivo fortemente voluto dall’amministrazione comunale», ha detto. Nessun riconoscimento a chi questa opportunità l’ha creata.

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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 08_02_2017

Bene comune, Assemblea nell’ex conservatorio S. Maria della Fede, a Napoli
Bene comune, Assemblea nell’ex conservatorio S. Maria della Fede, a Napoli

Con i «beni comuni» Renzo Piano rammenda periferie _ A confronto Marghera e la Rossani 

Renzo Piano si schiera dalla parte dei beni comuni e della partecipazione dal basso. Grazie al maestro-senatore abbiamo la possibilità di allontanare il sospetto che in questa rubrica si coltivi un pregiudizio contro le archistar. I grandi architetti non sono tali solo quando progettano i grattacieli ma anche e soprattutto quando contestano le convenzioni. Per esempio quella dei parcheggi, che proprio Renzo Piano rinunciò a realizzare nei sotterranei della Torre delle Poste, nel centro di Londra. Sua è la teoria del «rammendo delle periferie» e – nonostante l’aria un po’ gozzaniania – lo slogan ha conquistato tutti: tecnici, imprenditori e politici, i quali tuttavia hanno spesso frainteso prefigurando solo di lavori pubblici. 
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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 05_10_2016

Vista aerea del parco urbano
Vista aerea del parco urbano

Il parco a Japigia con obbligo di strada e cancelli _ Il concorso «stravolto» d’ufficio

La burocrazia comunale non sopporta i concorsi di architettura (a meno che non li vinca un predestinato o una archistar). E la lettera aperta di un comitato di cittadini di Japigia, di cui la Gazzetta ha dato conto lunedì scorso, scoperchia un’altra incredibile vicenda: quella del parco urbano di via Suglia, da realizzare nell’ambito del Pirp, il piano integrato di rigenerazione delle periferie.

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PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 12_08_2015

La città del futuro ritrova l’asse con Taranto ma rinnega i poli _ Una modesta proposta: giù il Margherita.

«Giù teatro Margherita e mercato del pesce! Vogliamo rivedere il mare!». Una «modesta proposta», direbbe Yanis Varoufakis parafrasando il titolo del paradossale pamphlet di Jonathan Swift, è quella di un lettore, David Roberto Consiglio, che ci scrive: «Bari, città di mare, è priva di una grande piazza sul mare. Fatta questa constatazione, lancio una provocazione: abbattiamo l’ex mercato del pesce di piazza del Ferrarese e il teatro Margherita e regaliamo alla città una vera e grande piazza affacciata direttamente sul mare. In questo modo, oltre a cambiare radicalmente una delle zone più belle di Bari, anche la saracinesca sul mare rappresentata dal Margherita verrebbe meno, regalando, finalmente, il mare ai baresi e ai suoi visitatori».

PIAZZA GRANDE di Nicola Signorile | 22_07_2015

costa tra Mola di Bari e Polignano

Indietro tutta, costruiremo in riva al mare _ Paesaggio, cambio di rotta


Non abbiamo dovuto attendere molto per avere i primi segnali del cambio di rotta nella politica del territorio pugliese. L’occasione l’ha offerta il convegno organizzato dai giovani imprenditori edili (Ance), al quale ha partecipato la settimana scorsa l’architetto Annamaria Curcuruto, ex dirigente della Ripartizione urbanistica del Comune di Bari, di freschissima nomina ad assessore regionale all’Assetto del territorio.

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