
Omaggio al film “La grande Bellezza” | maggio 2013
regia di Paolo Sorrentino
fotografia di Luca Bigazzi
con Toni Servillo
L’arte pubblica è fuori posto a furor di popolo _ Kounellis «deportato» in periferia
E il Kounellis, adesso, dove lo metto? L’idea – non sappiamo quanto estemporanea oppure frutto di ponderato ragionamento – che l’assessore comunale all’Urbanistica ha messo sul tappeto suscita opposte reazioni.
Il fatto: l’opera di Jannis Kounellis, battezzata «La Carboneria» a insaputa dell’autore, che adesso sta in piazza del Ferrarese, praticamente addosso all’ex mercato del pesce, deve traslocare perché così chiedono residenti e bottegai della circoscrizione murattiana e soprattutto perché così sollecita la Soprintendenza ai Beni architettonici. L’opera del maestro dell’arte povera è di proprietà dell’autore stesso, che l’ha lasciata in comodato alla città di Bari dopo averla realizzata nell’ambito della «sua» mostra allestita nel teatro Margherita, esattamente tre anni fa. continua a leggere
Vecchie caserme, caserme vuote e città contrattata _ Baricentrale, dopo il concorso
L’idea di Massimiliano e Doriana Fuksas per «Baricentrale» – nobilitata, bisogna dirlo, da un nutrito drappello di paesaggisti catalani che certo non sono archistar – può piacere oppure no, ma almeno ha un merito incontenstabile. È una idea semplice ma realizzabile, diciamo pure «furba» come suggerisce l’architetto comunale Annamaria Curcuruto, frutto di un concorso nel quale si sono confrontate idee diverse, di buon livello e con punte di eccellenza (pensiamo ai progetti di Vasquez Consuegra, di Francesco Cellini e di Carlos Ferrater). È l’occasione per dimostrare che i concorsi – in architettura e in urbanistica – sono indispensabili per avere risultati di qualità. continua a leggere
Chi l’ha detto che il ferro non è acqua? _ «Baricentrale» secondo Cellini
E se il fiume di ferro non fosse una metafora? Se Bari fosse tagliata in due da un Tevere, un Arno, un Adige qualsiasi, come si potrebbe risolvere il problema del collegamento tra il nord e il sud della città?
È questa la domanda che si son fatta l’architetto Francesco Cellini e il gruppo di progettisti impegnati nel concorso «Baricentrale». La gara internazionale di idee è stata vinta – come è noto – da Massimiliano e Doriana Fuksas, ma ciò non vuol dire che sugli altri nove progetti concorrenti debba scendere un sipario di indifferenza. Anzi, alcuni di essi offrono idee interessanti e intuizioni istruttive. E il paragone con il vittorioso Fuksas potrebbe essere utile anche all’amministrazione comunale che dovrà decidere cosa fare dopo le idee, come passare all’azione. continua a leggere
Dopo il sisma gli storici dell’arte sulla ricostruzione «Attenti, L’Aquila non diventerà una Disneyland»
Mille e più di mille ieri (domenica 5 maggio, ndr) in corteo fra i ruderi di una città uccisa. Non operai o studenti nè disoccupati. Ma storici dell’arte, provenienti da tutt’Italia per chiedere la ricostruzione del centro storico dell’Aquila: dei suoi monumenti, delle sue case e soprattutto della sua cittadinanza.
Tra gli storici, anche il neo ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, che ha scelto di non parlare nella assemblea tenuta ieri pomeriggio nella chiesa di san Giuseppe Artigiano. Ma di ascoltare, non senza imbarazzo, le caute aperture di credito verso il nuovo governo. Ci ha pensato Salvatore Settis – nell’applauditissimo intervento conclusivo – a ricordare al ministro di aver appena giurato, insieme a tutto il governo Letta, sulla Costituzione e sulla gerarchia di valori che essa stabilisce: i diritti vengono prima dell’economia e un diritto costituzionale é anche il diritto di resistenza al malgoverno, alle scelte che hanno prodotto in questi quattro anni dal terremoto l’esilio degli aquilani dalla loro città. continua a leggere